La rapina ad una gioielleria di Sassari, avvenuta nel 2019, resta ancora un caso irrisolto.
Ieri, il pubblico ministero Antonio Piras ha chiesto, in sede di giudizio, una condanna a tre anni e sei mesi per una 47enne di Alghero che era stata accusata a suo tempo di aver commesso il furto, dandosi alla fuga e facendo perdere le proprie tracce.
di Leonardo Miraglia
La donna era stata additata dalla proprietaria dell’esercizio dove è avvenuto il reato, grazie ad alcune foto segnaletiche in cui la vittima del furto avrebbe riconosciuto la persona incriminata. Tuttavia, l’avvocato difensore, Stefano Carboni, ha messo in dubbio il riconoscimento, poiché l’indiziata, poco prima che il fatto accadesse, si trovava ad Alghero a ritirare una notifica dai Carabinieri del posto e quindi materialmente impossibilitata a potersi trovare, nell’arco di poco tempo, in una città distante come Sassari.
Le immagini della videosorveglianza non hanno potuto essere osservate per problemi tecnici e le foto estratte erano decisamente poco somiglianti alla donna potenzialmente autrice del furto.
Perciò, al termine dell’udienza, la giudice Sara Pellicci ha archiviato il caso con la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto.
Permane, tuttavia, il mistero di chi abbia compiuto il gesto criminale che a tutt’oggi non ha ancora un volto.
Tag: furto Last modified: Marzo 5, 2024