Scritto da 10:57 pm Attualità

Nella Giornata Mondiale dell’acqua si parla di riduzione degli sprechi

Basta sprecare acqua e per farlo è necessario migliorare la rete idrica, e intanto riuscire anche a immagazzinarne la maggior quantità possibile.

di Sara Panarella

Questi sono due punti fermi, già sostenuti da Anbi ma ripresi anche dal convegno “Il ciclo dell’acqua, uso sostenibile e razionale della risorsa idrica in Sardegna. L’impatto dei cambiamenti climatici”, l’incontro organizzato a Cagliari dall’associazione dottori in agraria e forestali della Sardegna in collaborazione con il Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale.

Il convegno è stato organizzato in occasione del World Water Day, la giornata mondiale dell’acqua.

Spiega Efisio Perra, presidente del Cbsm, Consorzio Bonifica Sardegna Meridionale: “Gli eventi estremi che stanno caratterizzando il territorio non consentono di portare avanti le colture senza un apporto idrico adeguato. Per cui è importante conservare l’acqua, accumularla, risparmiarla con la protezione delle reti. E poi anche utilizzare le acque reflue che chiaramente devono essere certificate e questa rappresenta un’altra sfida importante. Chiaramente anche l’agricoltore deve fare la sua parte con un consumo consapevole“.

Il Prof Gabriele Cola dell’Università di Milano aggiunge: “I cambiamenti climatici degli ultimi anni si sono tradotti in un aumento delle temperature anche se non assistiamo a cali precipitativi per quanto riguarda i comportamenti medi, ma a una forte variabilità anno per anno che determina una necessità da parte degli agricoltori di una gestione molto precisa in grado di contrastare eventuali situazioni di siccità“.

Insomma, è necessario intervenire per creare punti di stoccaggio in grado di conservare l’acqua e non disperderla visto che la quantità di precipitazioni non è mediamente diminuita ma sicuramente sono aumentati gli eventi estremi, cioè tanta pioggia tutta insieme e assenza per periodi più lunghi. L’agricoltura è conseguentemente in difficoltà perchè spesso l’acqua viene a mancare quando le coltivazioni ne hanno più bisogno.

Ma proprio l’agricoltura è chiamata ad essere in prima linea nel frenare il cambiamento climatico. Lo dice Federica Mattioli, esperta in gestione del cambiamento climatico e manager per la Fao che afferma: “i sistemi alimentari e le pratiche agricole sostenibili possono aiutare i paesi e le comunità ad adattarsi, costruire resilienza e mitigare le emissioni garantendo la sicurezza alimentare e la nutrizione e invertendo al tempo stesso il degrado ambientale e i suoi impatti“.

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Tag: , , Last modified: Marzo 22, 2024
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