SASSARI (lunedì 15 aprile 2024) – Sono tempi di grande preoccupazione per la sicurezza sul lavoro in Sardegna, con i dati sugli infortuni che raggiungono livelli allarmanti. Secondo quanto riportato da Cgil e Uil, basandosi sui dati dell’INAIL, la provincia di Sassari si trova al secondo posto per il numero di incidenti sul lavoro, con tassi che si allineano alla media nazionale.
Di Daniel Caria
La situazione, delineata dai dati raccolti, è quanto meno inquietante: solo a febbraio 2024 si è registrato un aumento del 17,6% di infortuni denunciati rispetto all’anno precedente. Le denunce di incidenti nel bimestre gennaio-febbraio rappresentano il 6% del totale, un segnale che l’andamento negativo non accenna a rallentare.
L’analisi dei settori coinvolti evidenzia che la maggior parte degli infortuni avviene nell’industria e nei servizi, con una particolare concentrazione nel settore delle costruzioni. È proprio qui che emergono gravi criticità, con segnalazioni di mancanza di adeguate protezioni sui ponteggi, un fattore che aumenta significativamente il rischio per i lavoratori.
I dati demografici raccontano una storia altrettanto preoccupante: la maggior parte delle vittime sono uomini, con una prevalenza del 64,8%, mentre le donne rappresentano il restante 35,2%. Gli italiani sono la maggioranza tra le vittime di incidenti sul lavoro, con un’età compresa principalmente tra i 40 ei 64 anni, e una netta predominanza degli over 50.
Non solo infortuni, ma anche le malattie professionali sono in aumento, con un aumento significativo rispetto all’anno precedente. Questo trend preoccupante mette in luce la necessità urgente di interventi mirati per migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e proteggere la salute e il benessere dei lavoratori sardi.
Last modified: Aprile 15, 2024