SASSARI (25 aprile 2024) – L’Università degli Studi di Sassari, il Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna (CRS4), il Distretto AeroSpaziale della Sardegna (DASS), l’Università degli Studi di Cagliari e l’azienda Tolo Green hanno depositato la domanda di un brevetto internazionale innovativo che contribuirà, grazie alle potenzialità dell’alga spirulina, ad ampliare la portata delle ricerche nel campo dell’astrobiologia, fino a immaginare un futuro in cui l’uomo possa arrivare su Marte.
di Sara Panarella
Dopo un lungo e paziente lavoro, ricercatrici e ricercatori hanno ideato un terreno di coltura fertile per l’alga spirulina, pianta che vive e prospera anche in assenza di gravità e ossigeno. Gli esperimenti condotti nel laboratorio della professoressa Antonella Pantaleo del dipartimento di Scienze biomediche lo hanno dimostrato: grazie a preciso strumento in grado di azzerare o quasi la gravità terrestre, si è visto che la spirulina vive benissimo lo stesso.
Vivendo anche in queste condizioni, l’alga spirulina potrebbe servire al duplice scopo di nutrire gli astronauti e generare ossigeno, utilizzando l’atmosfera marziana satura di CO2.
Uno sviluppo decisamente interessante per gli studi sulle microalghe, che proseguono sotto la guida del professor Giacomo Cao, iniziati già dal 2006.
Last modified: Aprile 25, 2024