SARDEGNA (28 aprile 2024) – Oggi è “Sa Die de sa Sardigna” per ricordare l’insurrezione popolare del 1794 grazie alla quale vennero cacciati dall’isola il vicerè e i piemontesi.
di Sara Panarella
La rivolta nacque in seguito al rifiuto del re sabaudo di concedere ai sardi una parte degli impieghi civili e militari e i compiti più importanti nel governo dell’isola. Le richieste nacquero in conseguenza della cacciata dei francesi che sbarcarono sulle spiagge di Quartu Sant’Elena cercarono di invadere l’isola de La Maddalena.
Rifiutate le richieste di maggiore autonomia scoppiarono le rivolte, proprio 130 anni fa, in primis a Cagliari. Il 28 aprile 1794 è conosciuto come Sa Die De S’Acciappa, in italiano “Il giorno della cattura” dei Piemontesi. In quel frangente per distinguere i Sardi dai non Sardi, si diceva a chi si incontrava per strada: “Nara cìxiri!”. Chi non pronunciava correttamente la X veniva immediatamente condotto all’imbarco.
Nei mesi seguenti, la rivolta si diffuse anche nelle campagne, che già da anni erano in subbuglio per le difficili condizioni in cui vivevano i loro abitanti. I contadini si ribellarono ai nobili, che possedevano la maggior parte delle terre e facevano pagare agli agricoltori tasse altissime.
La loro rivolta fu accompagnata dal canto Su patriottu sardu a sos feudatarios, (Il patriota sardo ai feudatari).
Fonte: Sa Die de sa Sardigna, Storia sarda nella scuola italiana.
Last modified: Aprile 28, 2024