Scritto da 11:32 am Sassari

Aumento del disagio psicologico Legato al lavoro in Sardegna

SASSARI (giovedì 23 maggio 2024) – L’ultimo rapporto sull’incidenza dello stress lavorativo in Sardegna ha rivelato un quadro preoccupante. Le province di Cagliari e Sassari registrano le percentuali più alte di disagio psicologico legato al lavoro, con il 46,7% e il 31,4% rispettivamente. Le donne e i giovani lavoratori sono le categorie più colpite, con il 67,3% delle richieste di supporto provenienti da donne e il 57,4% da lavoratori nella fascia di età tra 25 e 34 anni.

Di Daniel Caria

Il fenomeno sardo riflette una tendenza nazionale. Secondo l’INAIL, nel primo trimestre del 2024, le denunce di malattie professionali legate a disturbi psichici e comportamentali in Italia sono aumentate del 17,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il servizio di psicologia online Unobravo ha registrato un incremento del 109,7% delle persone che manifestano disagio lavorativo nel primo quadrimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La crescente sofferenza psicologica legata al lavoro può sfociare nella sindrome di burnout, un rischio che secondo Unobravo riguarda 8 persone su 10 tra coloro che hanno partecipato ai loro test di screening gratuiti.

In Sardegna, il malessere psicologico legato al lavoro è aumentato del 96,2% nei primi quattro mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. La maggior parte delle richieste di supporto proviene dalle province di Cagliari e Sassari, seguite da Nuoro e Oristano con percentuali rispettivamente del 12,5% e 9,4%. Questa tendenza evidenzia una crescente preoccupazione per la salute mentale dei lavoratori sardi.

L’analisi di Unobravo indica che le donne e i giovani lavoratori sono i più esposti allo stress lavorativo. Il 67,3% delle richieste di supporto psicologico proviene da donne, mentre il 57,4% riguarda persone nella prima fase della loro carriera professionale, tra i 25 e i 34 anni. Anche la fascia d’età 35-44 anni rappresenta una quota significativa, con il 27,3% delle richieste.

La Dottoressa Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Clinical Director di Unobravo, sottolinea l’importanza di riconoscere tempestivamente i sintomi del burnout, che si sviluppa in quattro fasi: entusiasmo e aspettative irrealistiche, stagnazione, frustrazione e apatia. Intervenire precocemente può prevenire l’impatto negativo sulla vita delle persone, aiutandole a ristabilire un equilibrio tra vita privata e professionale.

Condividi la notizia:
Last modified: Maggio 23, 2024
Close