CASTELSARDO, SASSARI (giovedì 28 marzo 2024) – Dopo un decennio di procedimenti giudiziari, si è concluso il caso dell’incidente stradale avvenuto a Sassari nel dicembre del 2013, che ha visto coinvolta un’ambulanza del Soccorso Sardo convenzionato con il 118 e un’automobile. La sentenza ha suscitato dibattiti e riflessioni sull’interpretazione della legge e sulla responsabilità nelle situazioni di emergenza.
Di Daniel Caria
Dopo dieci anni di indagini e dibattimenti giudiziari, si è finalmente concluso il processo relativo all’incidente stradale avvenuto a Sassari nel dicembre del 2013, che ha tragicamente causato la morte di Assunta Alivia, una donna di 91 anni originaria di Osilo ma residente a Castelsardo. L’incidente ha suscitato un’attenzione considerevole in quanto coinvolgeva un’ambulanza del Soccorso Sardo, un’istituzione fondamentale per la salute pubblica nella regione.
La vicenda giudiziaria ha visto imputate tre persone: la conducente dell’automobile coinvolta nello scontro e due volontari a bordo dell’ambulanza. L’accusa era di omicidio colposo, con ulteriore aggravante di violazione delle norme sulla circolazione stradale. Dopo un lungo processo, il verdetto è stato emesso di recente e ha destato un certo scalpore.
La conducente dell’automobile è stata assolta dall’accusa di omicidio colposo, nonché dall’aggravante relativa alla violazione delle norme sulla circolazione stradale. Il pubblico ministero aveva richiesto una condanna a 8 mesi di reclusione, ma il giudice ha stabilito che il fatto non costituiva reato. La decisione è stata accolta con una certa sorpresa, poiché l’incidente aveva causato la morte di una persona anziana trasportata in ambulanza per una crisi respiratoria.
Per quanto riguarda i due volontari a bordo dell’ambulanza, il giudice ha dichiarato che il reato era prescritto, quindi non si è proceduto con il processo nei loro confronti.
La sentenza ha sollevato diverse domande e dibattiti sulla responsabilità nelle situazioni di emergenza e sull’interpretazione della legge. Se da un lato la difesa dell’automobilista ha sostenuto che l’incidente è avvenuto mentre stava effettuando una svolta a sinistra e non ha notato l’ambulanza che sopraggiungeva, dall’altro alcuni osservatori hanno sollevato dubbi sulla condotta della conducente e sulla necessità di una maggiore attenzione da parte di tutti gli automobilisti durante i trasporti di emergenza.
L’epilogo di questa triste vicenda evidenzia l’importanza di un costante dibattito sulla sicurezza stradale e sull’efficacia delle norme che regolano il traffico, specialmente in contesti di emergenza dove ogni secondo può fare la differenza tra la vita e la morte.
Last modified: Marzo 28, 2024